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Urne aperte in Svezia, dalle 19:00 aggiornamenti live


I primi elettori hanno già votato in anticipo, ma il grande giorno è oggi, con le autorità elettorali che hanno comunicato il rischio di code nei principali centri. A partire dalle ore 19:00 pubblicheremo costanti aggiornamenti sulla giornata e sulle operazioni di scrutinio, che inizieranno un’ora più tardi.


La prima leader politica a presentarsi alle urne è stata, nei primissimi minuti dopo l’apertura, Nooshi Dadgostar, del Partito della Sinistra.


Nel 2018 votarono 6 milioni e mezzo di cittadini svedesi, per un’affluenza dell’87%. Un numero decisamente alto se paragonato alla partecipazione in Italia e in salita rispetto al voto del 2014, testimonianza di un interesse ancora vivo per la cosa pubblica.


I Socialdemocratici sono il primo partito da 105 anni e questo primato non è insidiato dal voto di oggi; negli ultimi otto anni si sono stabilizzati attorno al 31%, un risultato che secondo i sondaggi dovrebbe essere confermato. La lotta è per il secondo posto fra i Moderati di centro-destra e i Democratici Svedesi (nazional-conservatori), elemento che potrebbe essere decisivo in caso di sconfitta per la premier uscente Magdalena Andersson, poichè la partecipazione degli SD al governo diventerebbe realtà nel caso dovessero scalzare il partito di Ulf Kristersson, attualmente leader dell’opposizione.


Nel blocco in sostegno di Magdalena Andersson (al governo con un monocolore) ci sono, oltre ai Socialdemocratici, il Partito della Sinistra, il Partito di Centro e i Verdi, questi ultimi a rischio di non superare lo sbarramento del 4% nonostante una crescita nei sondaggi determinata dal voto di sostegno di altri elettori di sinistra per mantenerli in parlamento.


Il blocco di centro-destra è costituito da Moderati (che avevano governato dal 2006 al 2014 con Fredrik Reinfeldt e da allora figurano in crisi), i Cristiano Democratici di Ebba Busch e i Liberali, nella stessa situazione dei Verdi per quanto riguarda lo sbarramento. A loro si aggiungono i Democratici Svedesi, ufficialmente non alleati, ma che risulterebbero decisivi per il voto di fiducia e un’eventuale partecipazione al governo.


I partiti esterni ai due blocchi sono lontani dal 4%: Alternativa per la Svezia, partito di estrema destra presente in parlamento per una scissione dei Democratici Svedesi, non dovrebbe superare l’1%. Il loro opposto, Nyans, partito formato da immigrati di origine mediorientale e legato a doppio filo con il nazionalismo turco, potrebbe ottenere un risultato importante, ma non sufficiente per l’ingresso nel Riksdag. In passato due partiti avevano ottenuto seggi alle elezioni Europee, ovvero i Pirati e Iniziativa Femminista, ma entrambi hanno abbandonato da tempo le proprie ambizioni.


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