
Il neoministro delle finanze finlandese Vilhelm Junnila, esponente del partito populista di destra Veri Finlandesi, si è dimesso dopo lo scandalo dovuto ai suoi legami con gruppi neonazisti e a nuove rivelazioni sul suo conto.
Negli scorsi giorni, i Verdi hanno espresso una mozione di sfiducia in parlamento, ma questa non è passata nonostante il voto favorevole di alcuni deputati popolari della minoranza svedese, parte integrante del governo conservatore di Petteri Orpo. Sono risultate decisive le astensioni di altri popolari svedesi e le assenze di alcuni deputati di centro-sinistra.
L'ormai ex ministro Junnila aveva condiviso meme con alcuni simpatizzanti neonazisti attraverso Facebook, ma la goccia che ha fatto traboccare il vaso sarebbero state le inesattezze sul suo percorso universitario (risulta ancora iscritto senza aver completato esami) e su una sua attivitá imprenditoriale in Polonia, che avrebbe dovuto cedere in corrispondenza con la nomina ministeriale.
Ora toccherá a Orpo stabilire se il ministero rimarrá competenza dei Veri Finlandesi o se passerá ai moderati di Coalizione Nazionale o a un tecnico.
Mentre la tempesta non si è ancora placata, sono saltati all'occhio una serie di tweet, l'ultimo risalente a marzo, della Ministra degli Interni, Maria Rantala (anch'ella dei Veri Finalndesi), in cui faceva riferimento alla sostituzione etnica, in un parallelo con il suo collega italiano, il Ministro dell'Agricoltura, nonchè cognato della premier, Marco Lollobrigida.