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Se la bidella pendolare fosse stata svedese


La presunta notizia della bidella napoletana che viaggerebbe ogni giorno, andata e ritorno, verso Milano per lavorare in una scuola, ha sollevato comunque il dibattito sul costo della vita nel capoluogo lombardo. Ovviamente, molti aspetti della vicenda sembrano oscuri e diventa sempre meno verosimile che la situazione si sia realmente verificata. Una cosa è sicura: chi abita nelle grandi città svedesi, specie a Stoccolma, conosce le difficoltà legate alla situazione abitativa.


Il problema, centrale in gran parte delle conversazioni fra studenti e lavoratori fuori sede in qualsiasi festa del week-end, è legato in parte alla scarsa disponibilità di abitazioni nell’area metropolitana della capitale e alle politiche di riduzione degli affitti che, aumentando i tempi di attesa, hanno contemporeamente favorito l’acquisto delle case a dispetto degli affitti. In parallelo, una parte del costo esagerato degli affitti è legata anche al mercato nero.


Immaginiamoci, per un attimo, che qualche svedese possa concepire lo stesso stratagemma: rimanere a casa con i genitori per non pagare l’affitto, viaggiare in treno e risparmiare rispetto all’ipotetico affitto di una stanza a Stoccolma. Fin dove bisogna spingersi?


In questo momento, nel solo comune di Stoccolma, l’affitto mediano di un appartamento in condivisione è di 5772 corone (circa 515 Euro): si tratta di una casa situata non lontano da Huddinge per una stanza di 12 metri quadri. La buona notizia per gli aspiranti pendolari, qui, è che nessun abbonamento mensile per i treni diretti da e per Stoccolma supera le 4800 corone. L’abbonamento, quindi, costa alla stessa maniera per chi su vuole recare a Malmö, Sundsvall o, come vedremo Umeå.


Per risparmiare 900 corone al mese (circa 80 Euro), la località più lontana per la quale sono presenti più collegamenti ferroviari al giorno è Umeå. Le buone notizie finiscono qui, perchè per una giornata lavorativa ridotta (dalle 10 alle 16) sarebbe necessario prendere il treno da Umeå all’1.38 della notte, per arrivare alle 9.26 nella capitale, per poi ripartire alle 17:21 con un rapido che arriva a destinazione alle 23:37. Il tempo di guidare verso casa, mangiare un boccone, dormire un quarto d’ora, farsi la doccia e ripartire.

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