
Con la rottura delle trattative fra la LO, la principale lega sindacale norvegese, la YS (una sigla secondaria) e la Confindustria locale, è stato proclamato un ampio sciopero che coinvolgerà numerose categorie di lavoratori in tutto il paese.
Secondo la tv di stato NRK, saranno circa 25.000 i lavoratori che incroceranno le braccia a partire dalle sei del mattino di oggi, mentre altre categorie si potrebbero aggiungere entro la fine della settimana, fino a raggiungere quota 38.000. I settori coinvolti nello sciopero sono quello alimentare, con i dipendenti delle aziende produttrici di cibo e bevande destinate alla grande distribuzione, i giganti della distribuzione del settore energetico (su tutti la Aker) e i trasporti marittimi (Ruter ha già annunciato possibili disagi nella circolazione dei traghetti fra la capitale e le isole).
Coinvolte anche le due sedi Ikea della capitale: chiuderà la sede di Furuset, mentre quella di Slependen dovrebbe rimanere aperta con servizi limitati.
La ragione dello sciopero è legata alle trattative per l’aumento dello stipendio, rese complicate dall’inflazione galoppante, attualmente attorno al 6% mentre nel decennio scorso si era generalmente assestata attorno al 2% con un picco del 4,5%. La decisione della LO, che conta in totale oltre un milione di iscritti fra le varie sigle che la compongono, è stata criticata dalla Confindustria, che ha definito lo sciopero come inutile attraverso il suo direttore generale Ole Erik Almlid.