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Scende l'euroscetticismo nei paesi Nordici



I sondaggi sono spesso incompleti e, non di rado, sono stati smentiti dai fatti e dagli eventi, tuttavia negli ultimi mesi sembra essere emerso un sentimento positivo in Scandinavia nei confronti dell'Unione Europea e dell'Euro.


Ovviamente il discorso per l'adesione all'UE vale solo per quei paesi che ancora non ne fanno parte, ovvero Norvegia e Islanda, mentre l'adozione dell'Euro è avvenuta solamente in Finlandia ed è questione di dibattito altrove.


Iperburocratica, scarsamente rappresentativa e lontana dai cittadini, oppure avanguardia democratica e valoriale? Il sentimento in Norvegia e Islanda sembra essere diverso rispetto al tradizionale scetticismo legato per lo piú agli interessi economici legati a pesca e risorse energetiche.


In Norvegia, a giugno, un sondaggio ha evidenziato una importante crescita del fronte "Ja" , passato dal 26 al 35% (48% contrari, 17% incerti). La Gallup, in primavera, aveva commissionato un sondaggio analogo in Islanda secondo il quale la maggioranza di chi ha fornito una risposta sarebbe favorevole all'adesione, una circostanza che non si verificava dal 2016.


In Svezia, la fluttuazione della Corona ha riacceso le speranze di chi vorrebbe Stoccolma nell'Eurozona: gli svedesi che auspicano l'adozione dell'Euro sarebbero notevolmente aumentati nel giro di un anno, ma rimarrebbero una minoranza.


Meno chiara la situazione in Danimarca, dove l'ingresso nell'Eurozona è legato all'opt-out siglato negli anni '90 e il valore della Corona Danese è automaticamente legato a quello dell'Euro, evitando le svalutazioni della vicina Svezia. È vero, però, che a giugno i danesi hanno eliminato con un referendum un altro importante opt-out del loro paese, ovvero l'adesione ad un sistema di difesa comune Europea. La linea pro-EU ha vinto con il 66% delle preferenze.


Le ragioni di questo cambio di percezione, per la veritá non decisivo da attivare i governi locali, sono presumibilmente da collegare all'invasione russa dell'Ucraina e la conseguente necessitá di adottare una strategia comune, alla quale Norvegia e Islanda si sono immediatamente adeguate.


Gli ostacoli sono per lo piú politici: in Islanda, i Verdi della premier Jakobsdottor e  il Partito dell'Indipendenza sono contrari all'adesione. In Norvegia sono favorevoli sia i Laburisti che i Conservatori, ma i loro partner di coalizione (rispettivamente Centro e Partito del Progresso) sono fortemente contrari.


Anche in Svezia, il nuovo governo di centro-destra è generalmente favorevole ad una maggiore integrazione Europea, ma è sostenuto esternamente dai Democratici Svedesi che, tradizionalmente, rappresentano l'ala piú euroscettica del paese.


In Danimarca si voterà fra poco piú di una settimana per il rinnovo del Parlamento: Socialdemocratici, Liberali e Conservatori sono storicamente favorevoli all'Euro, ma, come in Norvegia, le loro alleanze sono composte anche da partiti euroscettici che ostacolerebbero l'adesione alla moneta unica.

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