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Sanna Marin e il coro sulla cocaina, cosa c'è di vero?


Stanno facendo il giro del mondo le immagini condivise da un misterioso account Instagram (Rayharautio) dove, ad una festa fra vip in Finlandia, è presente anche la Premier Sanna Marin. Il gruppo, ritratto in un momento chiaramente privato di convivialità, intona un coro che richiama all'uso di cocaina.


Per la socialdemocratica Sanna Marin, che a 37 anni è la più giovane premier dell'Unione Europea, è il secondo scivolone in breve tempo, dopo quello che l'aveva vista festeggiare in un club della capitale poco dopo essere stata a contatto con il Ministro degli Esteri Pekka Haavisto, risultato positivo al Covid e che si era premurato di avvertirla via messaggio senza che lei potesse visualizzarlo in tempo.



Le immagini sono state diffuse dal quotidiano scandalistico Iltalehti e il coro "Multa puutu ikenet kieli" a cui si aggiunge "Jauhojengi" si può tradurre con "Non sento più le gengive e la lingua" e "Gang della farina", con un apparente riferimento agli effetti immediati della cocaina. Marin ha negato di aver consumato cocaina, limitandosi ad indicare di aver bevuto una moderata quantità di alcol.


Il mondo politico finlandese ha reagito con toni alterni e trasversali agli schieramenti: Riikka Purra, la dirigente del partito populista all'opposizione, Perussuomalaiset, ha invitato Marin a produrre i risultati di un test antidroga, stesso consiglio arrivato da Mikko Kärnä che invece fa parte del Partito di Centro, al governo in coalizione proprio con i socialdemocratici. A gettare acqua sul fuoco, invece, ci pensa Maja Henriksson del Partito Popolare della minoranza svedese (al governo), così come ha preferito non commentare il leader dell'opposizione Petteri Orppo.


A Sanna Marin rimane meno di un anno al governo del paese prima delle elezioni, previste per l'aprile del 2023: i sondaggi degli ultimi mesi hanno visto i socialdemocratici in crescita (20% rispetto al 17.7 del 2019) e, sebbene superati dai conservatori, potrebbero riuscire a mantenere l'attuale maggioranza di governo grazie alla tenuta complessiva della coalizione.


Rimane da vedere se questa uscita estemporanea verrà percepita come il momento privato di una premier giovane e generalmente apprezzata per la propria spontaneità, o come la caduta di stile di un capo di governo coinvolto nelle difficili trattative per l'accesso alla Nato.

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