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Quando l'Islanda proibiva la birra


Il podcast in lingua inglese della RUV, la radio e televisione di stato islandese, è spesso ricco di sorprese e non manca di stupire neppure questa settimana. Darren Adam, assieme alla responsabile del dipartimento di etnologia del Museo Nazionale Islandese, Helga Vollertsen, racconta di quando la birra era illegale in Islanda.


Non bisogna andare troppo in là negli anni, anzi, molti fra i lettori erano già nati quando a Reykjavik si è potuto brindare per la prima volta con un bicchiere di birra non di contrabbando. Era il 1989, il 1 marzo, data che ancora oggi viene festeggiata dagli amanti della birra per commemorarne la legalizzazione.


La birra è rimasta illegale fino a tardi a causa dell'eredità della vecchia legge sul proibizionismo dei primi anni del XX secolo, quando ogni forma di alcool era vietata. Gradualmente vennero reintrodotti i vini e gli alcolici pesanti, ma la birra rimase nella lista nera delle sostanze proibite, almeno fino al 1979 quando venne permessa l'importazione di massimo sei litri a persona di birra straniera. Dieci anni dopo, questo limite cadde per legge.

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