
Chi ha detto che le partite a scacchi sono noiose? Sicuramente non è il caso quando fra i protagonisti vi è Magnus Carlsen, Norvegese e campione del mondo in carica. In mezzo ci sono le accuse di frode al suo rivale Americano Hans Niemann in seguito ad un incontro di inizio settembre.
Lontani i tempi delle sfide a cavallo della Cortina di Ferro, Magnus Carlsen (in foto a sinistra, opposto a Niemann) è emerso poco meno che diciottenne nel 2008 salendo al vertice delle classifiche mondiali solo cinque anni più tardi. Il Norvegese è rapidamente diventato un uomo immagine in patria e all’estero, tanto da aver presenziato con un cameo nella serie animata “I Simpsons”. Dal 2020 il suo brand personale, Play Magnus, è quotato in borsa ad Oslo.
Il caso Niemann, che tiene banco quotidianamente sui media norvegesi, è emerso dopo un incontro fra i due nella Sinquefield Cup: Carlsen, sconfitto dopo 53 partite da imbattuto, si è ritirato dal torneo con una sibillina spiegazione su Twitter che lasciava intendere i sospetti di frode. Sospetti che sono stati reiterati dallo stesso Carlsen a fine settembre (dopo che questi si era ritirato da un nuovo incontro con Niemann, questa volta online), proprio mentre un’analisi del sito Chess.com ha rilevato come, in oltre 100 incontri disputati fino al 2020, le chance che Niemann avesse truccato gli incontri (utilizzando, si sospetta, softwares in grado di aiutarlo).
La Federazione Internazionale degli Scacchi (FIDE) ha avviato un’investigazione per analizzare le partite giocate da Niemann nel periodo recente e comprendere se si sono verificate irregolarità.