
Quella che doveva essere una normale partenza dal principale aeroporto della capitale norvegese, rischia di trasformarsi nella fine della carriera politica per uno dei leader più in vista. Bjørnar Moxnes, segretario del Partito Rosso, erede del Partito Comunista Norvegese, è accusato del furto di un paio di occhiali presso il negozio duty-free dell'area partenze di Gardemoen.
Lo scorso 16 giugno, il 42enne si sarebbe impossessato di un paio di occhiali di marca Hugo Boss, del valore di 1199 corone (circa 102 Euro), salvo essere poi individuato dalle telecamere di sorveglianza. Moxnes ha ricevuto una multa di 3000 corone (circa 256 euro). Inizialmente, Moxnes aveva riferito di essersi dimenticato di pagare gli occhiali e di essersene accorto troppo tardi, ma le rivelazioni di un giornale locale (il Romerikes Blad) e della tv di stato norvegese hanno mostrato come il politico avesse intenzionalmente rimosso l'etichetta del prezzo prima di allontanarsi dal negozio e dirigersi verso il gate.
Sabato, in una breve conferenza stampa, Moxnes ha chiesto scusa per il gesto e ha rimesso il suo incarico alla volontà della dirigenza nazionale del Partito Rosso. Al momento il segretario è in malattia e il suo posto è stato preso dalla vice-segretaria Marie Martinussen.
Durante gli ultimi mesi, il Partito Rosso, che è rimasto all'opposizione del governo di centro-sinistra di Jonas Gahr Støre, aveva incassato buona parte del consenso che l'esecutivo aveva perso per strada, risultando quindi decisivo per la formazione delle giunte comunali dopo le elezioni del prossimo settembre. Il passo falso di Moxnes, che potrebbe condurre alle sue dimissioni, rischia di essere un boomerang per l'estrema sinistra.
Il Partito Rosso rappresenta l'ala più intransigente della politica norvegese, per quanto riguarda la sinistra: euroscettico e dichiaratamente anticapitalista, nel 2021 si è imposto soprattutto a Oslo e nelle regioni settentrionali, storiche roccaforti del Partito Laburista e della Sinistra Verde.