top of page

La Svezia blocca un nuovo rogo del Corano


La polizia svedese ha vietato una manifestazione di fronte all'ambasciata turca durante la quale una persona non identificata avrebbe voluto bruciare una copia del Corano. Si sarebbe trattato di un gesto simile a quello compiuto dall'estremista di destra Rasmus Paludan qualche giorno fa ed è possibile che la persona richiedente fosse Paludan stesso. Il raduno si sarebbe dovuto verificare oggi alle 12 a Dag Hammarskjölds väg a Stoccolma, nei pressi della sede diplomatica della Turchia, ma la polizia, dopo aver consultato la Säpo (l'equivalente svedese della Digos), ha negato l'autorizzazione. Ciò è avvenuto dopo che un precedente rogo del Corano, il libro sacro dell'Islam, ha causato una dura reazione del governo turco di Recep Tayyip Erdogan che ha minacciato di impedire l'ingresso della Svezia nella Nato, mentre in tutto il mondo musulmano si sono verificate numerose proteste di fronte alle ambasciate svedesi. Durante gli scorsi giorni, la Säpo ha indicato un crescente rischio di attentati di matrice islamica nel paese in seguito alle tensioni provocate dall'estremista svedese di origini danesi. Paludan è stato attivo nella politica danese, ma è divenuto un pariah non solo per le sue posizioni anti-islamiche (peraltro condivise da altri partiti di destra a Copenhagen), ma anche e soprattutto per una condanna per stalking nel 2013 e un'indagine del 2021 in cui era stato rivelato che Paludan avrebbe avuto conversazioni a sfondo sessuale con minorenni in alcune chat. E' possibile che, al di là della personalità borderline e l'irrilevanza politica di Paludan, il governo svedese voglia evitare tensioni con la Turchia, sia nell'ambito del difficile ingresso nella Nato, sia dopo il drammatico sisma dell'altro ieri che ha causato decine di migliaia di vittime.

6 visualizzazioni0 commenti

Post recenti

Mostra tutti
bottom of page