
Montano le polemiche in Norvegia per l'eutanasia praticata nei confronti di Freya, una femmina di Tricheco che da qualche tempo era diventata contemporaneamente un'attrazione per gli abitanti dell'arcipelago di Oslo e un rischio per l'incolumità degli stessi. Freya, sei anni e circa 600 chili, dovrebbe essere nata nella regione Artica, ma si ritiene sia migrata al Sud a causa del riscaldamento globale. Precedentemente era stata individuata al largo delle coste olandesi e scozzesi, ma nelle ultime settimane era una presenza costante nell'area attorno alla capitale norvegese. I rischi principali erano legati alla sua abitudine di arrampicarsi sulle barche o sulle banchine del porto per stazionarvi, causando, talvolta, ribaltamenti delle stesse. Il comportamento della cittadinanza è spesso stato criticato poichè in troppi si avvicinavano al tricheco, mettendo a rischio la propria incolumità. L'eutanasia è stata giustificata dalle autorità locali con il rischio che Freya causasse incidenti alle barche del porto o potesse attaccare i civili, ma rimane comunque enorme il disappunto per una decisione legata puramente al comportamento umano (in particolar modo quello di chi si avvicinava a lei per scattare foto o nutrirla senza averne le competenze). L'alternativa proposta dalle associazioni in difesa degli animali è stata quella di trasferire Freya in aree meno popolate, ma il Direttorato per la Pesca ha ritenuto l'opzione dannosa per l'animale in seguito al precedente di un esemplare deceduto durante il trasferimento in una riserva naturale in Finlandia.