
In questo periodo di enorme tensione internazionale, la questione sull'opportunità di tornare alla leva obbligatoria è stata sollevata anche in Italia. Nel Nord Europa, la sicurezza nazionale è un tema particolarmente sensibile, con approcci storicamente diversi da un paese all'altro. Finlandia e Svezia si apprestano ad entrare nella Nato, Turchia e Ungheria permettendo. Come si comportano, invece, i diversi paesi nordici riguardo alla leva obbligatoria?
Il tratto comune è che il servizio di leva esiste in quattro dei cinque paesi di riferimento e l'unica eccezione è l'Islanda: nell'isola non esiste un esercito regolare e la difesa si limita alla Guardia Costiera, costituita da professionisti. Alla sicurezza nazionale e alla protezione del territorio provvedono gli Stati Uniti sulla base degli accordi bilaterali e della partecipazione dell'Islanda alla Nato.
Anche fra i restanti paesi, le dinamiche con cui si svolge il servizio militare sono piuttosto diverse. Il paese che lo ha mantenuto sempre attivo e costante è la Finlandia, dove rimane una sorta di rito di passaggio non diverso da quella che in Italia era chiamata "naia". Dal 1995 possono servire volontariamente anche le donne, per le quali, tuttavia, non vige l'obbligo. E' previsto il Servizio Civile per gli obiettori di coscienza.
Discorso diverso per la Svezia, che è stata fino ad ora l'unico paese ad aver abolito il servizio militare (all'epoca solo maschile), per poi reintrodurlo indistintamente dal genere nel 2017. Mentre in passato si era arrivati a picchi dell'85% di partecipanti alla leva, l'attuale sistema prevede l'addestramento per 4000 coscritti all'anno, equivalenti a circa il 4% dei cittadini svedesi nati in ciascuna epoca. Nonostante le ridotte dimensioni e la presenza del Servizio Civile, la legge non prevede sconti per i renitenti e già nel 2019 sono stati condannati alcuni giovani che non avevano preso parte né all'uno, né all'altro, pur essendo stati convocati.
In Danimarca vige un sistema simile a quello svedese con l'obbligo previsto solo per i maschi, ma il rapporto fra volontari e coscritti è talvolta arrivato ad essere di 99 a 1, con numeri ridottissimi per la leva obbligatoria.
Infine la Norvegia ha una parte di coscritti più consistente rispetto a quella svedese con circa il 15% effettivamente chiamato a svolgere il servizio di leva. Dal 2013 è previsto l'obbligo anche per le donne. Gli obiettori di coscienza possono optare per il Servizio Civile, ma non sono previste sanzioni per i renitenti.