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La guerra fra gang anima la campagna elettorale in Svezia


La campagna elettorale si infiamma anche in Svezia, dove nel week-end ha tenuto banco la sparatoria di Venerdì sera ad Eskilstuna in cui sono stati colpiti una mamma ed il suo bambino di quattro anni, fortunatamente senza gravi conseguenze per i due.

Il tutto è avvenuto ad Årby, quartiere residenziale costruito negli anni 60 non lontano da Skiftinge, una delle tre aree cittadine definite vulnerabili dalla polizia svedese che ne conta 61 in tutto il territorio nazionale. Si ritiene che nelle aree vulnerabili la polizia fatichi a tenere a bada l'ordine pubblico e a combattere la criminalità organizzata. Spesso tali aree, divise ufficialmente in tre diversi fattori di rischio, sono oggetto di discussione politica nell'ambito dell'integrazione.


Eskilstuna è una delle citta con il maggior numero di abitanti di origine straniera (il 36.5% nel 2021, la diciassettesima a livello nazionale in rapporto alla popolazione).


La sera del 26, attorno alle 19, una madre ed un bambino si trovavano vicino ad un piccolo parco giochi quando, secondo i testimoni, sono partiti circa quindici proiettili, alcuni dei quali hanno colpito i due, in maniera fortunatamente non grave. La polizia non ha rilasciato ulteriori dettagli, escludendo però che gli obiettivi dell'agguato fossero la madre e il bambino, probabilmente trovatisi in mezzo ad una sparatoria fra due gruppi rivali. Sempre secondo i testimoni, sul luogo della sparatoria erano presenti persone incappucciate.


Nella giornata di sabato si sono alternati numerosi politici in visita nello stesso luogo, su tutti la premier socialdemocratica Magdalena Andersson e il leader del centro-destra Ulf Kristersson, suo rivale alle elezioni del prossimo 11 settembre. Decisamente turbato il sindaco di Eskilstuna, Jimmy Jansson, anche lui socialdemocratico, il quale ha detto di non gradire le visite dei personaggi politici e di preferire invece azioni concrete. "Non siamo uno zoo", ha riferito ai giornalisti.


Nei prossimi giorni si potrà stabilire quanto questo avvenimento possa aver definito le intenzioni di voto, in particolar modo quelle degli indecisi a sole due settimane dalle elezioni, ma si sono registrate alcune novità nei sondaggi dell'ultima settimana: gli Sverigedemokraterna, la formazione più a destra nel parlamento svedese, potrebbero diventare addirittura il secondo partito rendendo complicate le cose per Ulf Kristersson, il leader dei Moderati che si candida a guidare un governo di centro-destra con liberali e cristiano-democratici; salgono anche i Verdi che beneficiano del soccorso degli elettori socialdemocratici per non finire sotto la soglia del 4% e regalare automaticamente la maggioranza parlamentare agli avversari.

Secondo la media sondaggi di Val Digital, la proiezione al momento è di 105 seggi per il centrodestra contro i 144 del centrosinistra, ma aggiungendo alle due coalizioni i voti dei partiti agli estremi, rispettivamente Democratici Svedesi e Partito della Sinistra, il centrodestra si ritroverebbe avanti 175 a 174, ovviamente senza considerare poi i negoziati necessari per avviare l'azione di governo. E' possibile che questo evento possa spostare ulteriormente l'asse della politica svedese verso destra, ma saranno necessari alcuni giorni per comprenderne l'effettiva portata.

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