top of page

La Groenlandia sogna l'indipendenza calcistica


Se guardiamo la geografia, la Groenlandia è il dodicesimo territorio più grande al mondo, fra stati e entità autonome. Nonostante questo, e prevalentemente a causa della sua popolazione di poco superiore alle 50.000 unità, l'isola è rappresentata a livello sportivo solo in una manciata di discipline.


Le uniche due per le quali, ad oggi, esiste una federazione groenlandese riconosciuta a livello internazionale, sono la pallamano (sport nazionale) e il badminton. A breve, però, potrebbe finalmente arrivare il riconoscimento necessario per avere anche una nazionale di calcio, sebbene da anni esista una squadra sperimentale.


Lo sport più popolare del pianeta si gioca in maniera organizzata dalla metà degli anni '50: esiste un campionato nazionale, che dura lo spazio di un mese nel corso dell'estate e si gioca in unico stadio. La federcalcio della Groenlandia, pur non riconosciuta dalla FIFA, esiste dal 1971. Dopo i successi della pallamano, il riconoscimento FIFA è probabilmente l'ambizione più alta alla quale può ambire oggi lo sport locale, considerato che, alle Olimpiadi, gli atleti groenlandesi partecipano sotto le insegne della Danimarca.


Per accedere alla FIFA, gli ostacoli sono due: il primo è la presenza di uno stadio che soddisfi i criteri della federazione internazionale e per questo i problemi sono prevalentemente di natura finanziaria (lo Stadio Artico è già stato progettato, ma mai realizzato), il secondo è un primo accesso ad una delle federazioni continentali. Per quest'ultimo motivo, l'UEFA non può accogliere la Groenlandia un po' per ragioni geografiche (farebbe parte del Nord America), ma soprattutto perchè, dopo il caso Gibilterra, la federcalcio europea ha stabilito che d'ora in poi entreranno a farne parte solo stati riconosciuti come indipendenti dalle Nazioni Unite.


Rimane la via della Concacaf, ovvero la federcalcio nordamericana della quale già fanno parte numerosi territori d'oltremare appartenenti a Stati Uniti, Regno Unito, Francia e Paesi Bassi. Il processo è iniziato lo scorso anno e potrebbe durare fino all'anno prossimo: al termine di questo percorso, la Groenlandia potrebbe partecipare alla Gold Cup, l'equivalente nordamericano del Campionato Europeo recentemente vinto dall'Italia.


La nazionale, tuttavia, c'è già: la guida il 49enne danese Morten Rutkjær, già calciatore nella massima serie del suo paese, il quale, oltre a monitorare il breve campionato dell'isola, si è messo a scandagliare i giocatori delle serie minori danesi alla ricerca di atleti con genitori o nonni groenlandesi, così da renderli convocabili. Per il momento ne ha trovati tre, che militano in seconda o terza divisione: Adam Ejler ha i nonni groenlandesi; Nemo Thomsen è nato a Ilulissat, un tempo chiamata Jakobshavn, la città più grande dell'isola artica; Morten Christensen ha il padre nato in Groenlandia.


Per i tre è già avvenuto il debutto: lo scorso settembre, la nazionale ha affrontato una tournèe in Turchia, giocando contro una selezione di giocatori del campionato irakeno e la nazionale under 21 del Kosovo. I risultati non sono arrivati (sconfitte per 0-6 e 0-1), ma è sicuramente un passaggio importante in vista di quelli che, ci si augura, possano diventare gli appuntamenti ufficiali del domani.

11 visualizzazioni0 commenti

Post recenti

Mostra tutti
bottom of page