
Oggi alle 13 è prevista la riunione del Consiglio dei Ministri della Finlandia per ufficializzare la decisione di chiudere il confine orientale e impedire l’ingresso dei cittadini russi.
Lo riporta la tv di stato Yle, confermando quella che fino a questo momento era considerata solamente un’ipotesi. La Finlandia condivide oltre 1200 chilometri di confine con il minaccioso vicino ed è facilmente raggiungibile da San Pietroburgo.
Dall’inizio del conflitto sono stati interrotti i collegamenti aerei e dopo alcune settimane anche le ferrovie dello stato hanno sospeso a tempo indeterminato i collegamenti con la città baltica, dalla quale è poi possibile raggiungere Mosca. In questi giorni le autorità doganali finlandesi hanno rilevato un progressivo aumento del traffico al confine, ben al di sotto rispetto ai livelli pre-pandemia e pre-conflitto, ma caratterizzati dalla cospicua presenza di uomini in età lavorativa, timorosi di poter essere mobilitati nell’invasione dell’Ucraina.
Secondo il maggiore Matti Pitkäniitty, in forza ai controlli doganali con la Russia, nella giornata di ieri sono stati circa 4700 i cittadini della Federazione ad attraversare il confine.
Le autorità finlandesi temono che fra i civili possano nascondersi spie in grado di raggiungere facilmente altre località nel resto d’Europa e del mondo. Negli scorsi giorni il presidente finlandese Sauli Niinistö, in un’intervista con la CNN dopo il suo intervento alle Nazioni Unite, ha riferito di essere disponibile ad incontrare Putin, dopo essersi consultato prima con Zelensky, se questo dovesse servire ad un cessate il fuoco. Niinistö non si è detto particolarmente preoccupato per la situazione al confine con la Russia.