
Quando il Ponte sul Göta è stato ultimato, nel 1939, il BK Häcken non esisteva ancora, sarebbe nato poco meno di un anno dopo. Quando, a sud-Ovest, il collegamento con la terraferma è raddoppiato grazie al Ponte Älvsborg, le "Vespe" erano la classica squadra yo-yo fra la terza e la quarta divisione. Da un anno, il primo è stato rimpiazzato dal Ponte Hisingen ed è stato beneaugurante, perchè, da domenica, Hisingen è la casa dei campioni di Svezia.
Hisingen è una città nella città: quartiere laborioso, tanto che, pur essendo ancora isolato dalla terraferma, ha dato alla luce il primo modello della Volvo nello stabilimento di Torslanda. Ci vive un quinto della popolazione cittadina, divisa fra i quartieri residenziali a Sud e quelli ritenuti "vulnerabili" dalla polizia, nella parte Nord. A Biskopsgården, nel 2015, è avvenuto uno dei peggiori agguati nella storia criminale svedese nell'ambito di una guerra fra gang dell'Africa dell'Est. Una delle due vittime, era il DJ del locale in cui era avvenuta la sparatoria, un ragazzo di origini serbe estraneo alla criminalitá, in procinto di studiare a Londra, mentre uno degli assalitori era un giovane calciatore, anche lui prossimo al trasferimento a Londra, sponda Chelsea.
E’ in questo contesto che è emerso, negli ultimi 40 anni, il fenomeno Häcken: cresciuta all'ombra dell'IFK Göteborg (due volte vincitore della Coppa Uefa negli anni 80) e delle più quotate Gais e Örgryte, la squadra giallonera ha fatto leva sul senso di appartenenza al proprio quartiere e all'organizzazione della Gothia Cup, tornata ad essere disputata proprio quest'anno dopo due edizioni saltate causa pandemia. La Gothia Cup è il torneo di calcio giovanile più grande al mondo con un numero di atleti, provenienti da tutto il pianeta, superiore a quello delle Olimpiadi.
I nomi dei giocatori potrebbero non dire molto neppure agli appassionati di calcio, ma sono degni di menzione per l'impresa fatta: il bomber è Alexander Jeremejeff (nato e cresciuto a Göteborg, sponda Örgryte), l'ala ghanese Ibrahim Sadiq è stata osservata proprio durante una edizione della Gothia Cup grazie alla partecipazione di una squadra del suo paese (la Right to Dream Academy), la rivelazione è il danese Kristoffer Lund, l'allenatore il norvegese Hogmø.
C'è spazio anche per chi ha assaggiato palcoscenici importanti, ad esempio Tobias Sana (nazionale svedese, ha giocato nell'Ajax per due anni) e Blair Turgott, lanciato dal West Ham, ha scalato le giovanili inglesi e oggi gioca con la nazionale giamaicana ed è arrivato in Svezia grazie all'Östersund, una sorta di colonia inglese in Scandinavia fondata dall'attuale tecnico del Chelsea Graham Potter.
La vittoria del titolo, il primo in oltre ottant'anni e che permetterà all'Häcken di giocare i preliminari di Champions League della prossima stagione, non poteva che arrivare nella maniera più simbolica possibile: in città il titolo mancava dal 2007, quando era stato portato a casa dall'IFK Göteborg. Ora i blåvitt sono in una sorta di crisi esistenziale e hanno dovuto applaudire l'impresa dei cugini rivali da spettatori involontari: alla penultima giornata, quando all'Häcken bastava un punto per sigillare il titolo, i gol sono stati quattro (a zero) per le Vespe.
Anche la festa per i titolo ha stravolto le tradizioni cittadine: niente celebrazione a Götaplatsen come facevano i cugini, i caroselli sono stati attorno a Rambergsvallen, lo stadio che ospita le partite casalinghe.
La strada verso casa adesso passa dal Ponte Hisingen e i gialloneri l'hanno percorsa con la coppa in mano.