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L'incubo-siccitá arriva anche in Scandinavia


Non è solo l'Italia a temere la siccità per questa estate: anche nel Nord Europa, ben fornito di falde acquifere e risorse in grado di provvedere ai bisogni della popolazione, la mancanza d'acqua comincia a fare paura.


Le prime misure sono state adottate ad Oslo e in altri comuni norvegesi, dove l'utilizzo di acqua per la cura del giardino è stato limitato. Nella capitale e in alcuni comuni dell'Østland, non sarà possibile utilizzare innaffiatoi automatizzati, mentre rimarrà possibile innaffiare le piante e i cespugli manualmente. Ad Halden, non lontano dal confine meridionale con la Svezia, le restrizioni erano in vigore già dai primi di maggio. Anche l'ufficio per la gestione cimiteriale ha annunciato una riduzione nell'erogazione d'acqua.


Stessa situazione in Svezia, dove i principali disagi si sono registrati nel Västmanland, vicino a Västerås. Qui, nonostante le restrizioni in vigore, il consumo di acqua nei quartieri residenziali è aumentato del 400%. Una delle cause, secondo la tv di stato SVT, potrebbe essere la presenza di piscine da giardino.


In Danimarca, secondo l'agenzia meteorologica nazionale, il rischio principale è concentrato nella zona della capitale Copenhagen. Qui, il Ministro dell'Agricoltura Jacob Jensen ha annunciato la creazione di un fondo specifico per le aree colpite.


In generale, il rischio è di ripetere la siccità che già nel 2018 aveva creato non pochi disagi alla popolazione: in Norvegia, gli stessi divieti erano stati in vigore fino al settembre di quell'anno, così come la Danimarca che non aveva affrontato una crisi simile da oltre 100 anni.

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