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Johannesen nuovo premier alle Farøe


A ridosso delle festività natalizie, è stato inaugurato il nuovo governo delle Farøe nato dalle elezioni dello scorso 8 dicembre. Aksel Johannesen è tornato ad essere primo ministro dopo il quadriennio 2015-2019.


Johannesen, 50 anni appena compiuti, è un esponente del Partito dell’Uguaglianza, l’equivalente locale del Partito Socialdemocratico. Prima di divenire premier, era stato calciatore nella massima serie dell’arcipelago, avvocato e infine Ministro della Sanità. Faranno parte del governo anche il Partito Repubblicano e il Partito del Progresso, entrambi sostenitori dell’indipendenza da Copenhagen, rigettata invece dai socialdemocratici. Il governo sarà composto da cinque uomini e quattro donne.


Uno dei primi provvedimenti del governo è legato proprio ai rapporti con la Danimarca continentale, alla quale è stato richiesto un sostegno economico inferiore rispetto al passato, al fine di rendere le Farøe maggiormente autonome. Al momento, il supporto annuo proveniente da Copenhagen è di circa 642 milioni di corone all’anno (circa 86 milioni di Euro), dovrebbe essere ridotto a 630 per il prossimo quadriennio.


Il legame economico con la Danimarca continentale è un elemento di dissuasione dall’ottenere la piena indipendenza da Copenhagen. Nel corso degli ultimi anni, sono stati diversi gli investimenti di aziende norvegesi operanti nel settore del petrolio per poter effettuare sondaggi e trivellazioni al largo delle Farøe: l’eventuale presenza di petrolio nelle acque dell’arcipelago costituirebbe una fonte di approvvigionamento in grado di sostituire il sostegno danese.

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