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In Finlandia passa la legge-trans


Quello di ieri sera è stato probabilmente uno degli ultimi atti rilevanti approvati dal parlamento finlandese in carica prima del voto di aprile e ha finito per spaccare sia la maggioranza che l’opposizione: la cosiddetta legge trans è stata approvata con 113 voti favorevoli, 69 contrari e 17 assenti.


Il provvedimento semplifica la legge approvata nel 2003 che richiedeva il giudizio di due psichiatri riguardo alla disforia di genere della persona richiedente, l’intervento per la riassegnazione del genere e la successiva sterilizzazione. I primi due elementi sono stati eliminati del tutto e sostituiti da un periodo di “mora” di 30 giorni, mentre il secondo è stato ridotto a circostanze legate a potenziali danni per la salute della persona richiedente.


Cambiano anche le condizioni anagrafiche: le persone trans coniugate non dovranno più ricevere l’approvazione del partner, mentre viene fissata a 18 anni l’età minima per il cambio legale, mentre in precedenza veniva genericamente identificata come “maggiore età”, potenzialmente soggetta a modifiche e che poteva includere anche minori emancipati.


La legge è frutto di un compromesso fra i partiti della coalizione del governo di centro-sinistra guidato da Sanna Marin e non include alcuni elementi previsti da altri paesi come la possibilità di cambiare legalmente il genere per i minori (in Scozia l’età è fissata a 14 anni) oppure l’introduzione di un genere neutro. Limitate anche le possibilità di cambio legale del genere per le persone che si trovano in carcere, elemento di preoccupazione riguardo a possibili violenze sessuali nelle carceri femminili. Chi subirà un arresto successivamente al cambio legale del genere, trascorrerà la detenzione nella struttura del genere legale, ma sono previste eccezioni per quei casi in cui non è garantita la sicurezza della persona trans o degli altri detenuti.


Nonostante questo, alcuni parlamentari del Partito di Centro si sono opposti alla legge, confermando la spaccatura del Keskusta sulle questioni LGBT, che già si era diviso sulla approvazione del matrimonio fra persone dello stesso sesso e sulla concessione dei benefici di maternità a entrambe le donne di una coppia lesbica.


All’opposizione, il Partito della Coalizione, il principale fra quelli di centro-destra, si è ugualmente spaccato e 10 parlamentari sui 37 del Kookomus hanno votato contro. Totalmente contrari il Partito Cristiano Democratico e la destra populista dei Veri Finlandesi.


La legge entrerà in vigore il 20 febbraio, con l’eccezione degli aspetti legati ai matrimoni e alle unioni civili, i cui effetti rimarranno invariati fino al 2024.

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