
L’invasione russa dell’Ucraina ha colpito anche il piccolo villaggio di Gammelsvenskby, esposto all’attacco delle forze armate di Mosca a causa della sua vicinanza con Cherson. Con il ritiro dei russi dalla regione, è arrivata la liberazione anche per gli abitanti del piccolo avamposto scandinavo.
Gammelsvenskby (Starosvedcke in lingua locale) è frazione del comune di Zmiivka e deve le sue origini alla migrazione forzata di epoca zarista di un gruppo di esuli estoni, circa 240 anni fa. Per molto tempo, l’Estonia è stata parte della Svezia, salvo poi essere incorporata nell’Impero Russo al termine della Grande Guerra del Nord.
In Estonia convivevano l’aristocrazia tedesca, i burocrati di Stoccolma e i contadini svedesi o estoni: dall’isola di Dägö, culturalmente vicina a Gotland, partirono alcune centinaia di persone che finirono per stabilirsi nelle terre fertili attorno al fiume Dnieper fondando una comunità che ha resistito a lungo, nonostante la travagliata storia dell’Ucraina. Dopo la Rivoluzione del 1917, parte della popolazione fuggì per stabilirsi in Svezia, ma diversi ritornarono. Le purghe staliniane di fine anni ’30 costarono la vita a 16 persone, tutte con nomi e cognomi svedesi.
La popolazione ha mantenuto il proprio dialetto simile a quello di Gotland, oggi ancora parlato da alcune persone anziane, e ha mantenuto i propri legami con la Svezia grazie all’impegno della Chiesa Luterana. Nel 2008, Re Carlo Gustavo si è recato a Gammelsvenskby durante una visita ufficiale in Ucraina.
L’esercito russo ha occupato l’area di Zmiivka nelle prime settimane di Aprile e l’ha abbandonata solamente l’altro ieri nell’ambito delle operazioni che hanno condotto alla massiccia ritirata sulla sponda sinistra nel Dniepr. Una delle cause principali dell’arretramento dell’esercito di Putin è l’attacco al Ponte di Kerch dello scorso 8 ottobre, che ha sostanzialmente tagliato una fondamentale linea di rifornimento che dalla Russia arrivava a Cherson attraversando la Crimea.
La responsabile del sito della comunità svedese, Sofia Hoas, ha comunicato che i russi hanno minato il terreno attorno a Gammelsvenskby prima di abbandonarlo, abbattendo i pali della luce elettrica. Ora, fra gli abitanti del villaggio, costretti a vivere senza luce, gas e acqua, la paura è che possano arrivare degli attacchi dall’altra sponda del fiume. A questa pagina è possibile leggere l’importante la sua testimonianza in una sorta di diario dell’occupazione.
Con l’arrivo dei soldati ucraini a Kherson, il villaggio svedese è tornato nel territorio amministrato da Kiev