
L'allarme è partito negli scorsi giorni attraverso il sito internet del giornalista Nicola Porro e a confermare i timori è stato, in un'intervista che pubblicheremo questo week-end, anche il parlamentare leghista eletto in Europa, Simone Billi. Le segnalazioni, tuttavia, sono bipartisan, con la verde Elisa Siragusa e il dem Fabio Porta che, al sito Askanews, hanno comunicato la presenza di inquietanti messaggi di esponenti politici della circoscrizione che comprende il Sud America.
I timori sono legati alla natura postale del voto, elemento che non permette di assicurare l'integrità delle schede, le quali possono essere consegnate ad altri (talvolta dietro compenso) o addirittura sottratte direttamente dalle caselle postali, senza la possibilità di verifica da parte di un presidente di seggio come normalmente avviene nelle votazioni sul territorio nazionale.
Sin dal momento della sua concezione, il voto all'estero è stato caratterizzato da elementi inquietanti: il primo fu quello di Nicola Di Girolamo, eletto con il Popolo delle Libertà nel 2008, dimessosi nel 2010 per poi patteggiare una condanna di 5 anni con restituzione di 4 milioni di Euro per riciclaggio e violazione della legge elettorale con aggravante mafiosa. Di Girolamo sarebbe stato favorito dai voti comprati dalla famiglia Arena, affiliata alla 'Ndrangheta e particolarmente attiva nella regione di Stoccarda in Germania.
Le stesse dinamiche e gli stessi stratagemmi sono stati denunciati nel 2013 e nel 2018 dalla trasmissione televisiva Le Iene.
L'ultimo evento in ordine cronologico è stato l'annullamento dell'elezione di Adriano Cario nella circoscrizione che include il Sud America. Cario, eletto con l'Unione Sudamericana Emigrati Italiani, è passato poi al Movimento Associativo degli Italiani all'Estero e il 2 dicembre 2021 è decaduto una volta emerso il risultato della perizia calligrafica disposta dalla Procura di Roma, dalla quale veniva confermato che una serie di schede che indicavano la preferenza per Cario erano state compilate da una sola persona. Al posto di Cario, è subentrato al Senato Fabio Porta.
Nell'attesa che la situazione venga sanata con un provvedimento in grado di regolamentare il voto all'estero, gli elettori interessati possono prestare attenzione denunciando ogni proposta di consegna manuale della scheda elettorale (che, ricordiamo, deve necessariamente essere spedita tramite i servizi postali nazionali), anche qualora questa avvenisse senza la contropartita in denaro.