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Il governo finlandese ai ferri corti


Ne aveva parlato qualche giorno fa anche La Rondine, con la spaccatura fra Sanna Marin e il Partito di Centro sulla Legge Sámi. Ora il confronto fra la Premier socialdemocratica e gli alleati di governo si sposta sulla questione ambientale.


Il Partito di Centro, guidato dall vicepremier Saarikko, ha contestato una serie di paragrafi legati alla difesa di determinate risorse naturali. Si tratta di una variazione apparentemente insignificante, che però va a cozzare con gli interessi degli agricoltori, che costituiscono il nucleo centrale dell'elettorato di Centro. La proposta sui paragrafi in questione arriva dai Verdi, che hanno chiesto una riunione della maggioranza non appena il Centro ha votato assieme ai partiti di opposizione di centro-destra,


Per Sanna Marin si tratta di una grana decisamente indesiderata: lei stessa ha dichiarato che i margini di manovra sono ristretti a causa della situazione internazionale e ha sostanzialmente lanciato un ultimatum agli alleati, chiedendo loro se intendono proseguire l'esperienza di governo.

Al momento la Finlandia sta cercando, assieme alla Svezia, di superare lo scoglio-Turchia per quanto riguarda l'accesso alla Nato, messo in questi giorni in discussione anche dall'Ungheria che ha rinviato ulteriormente il voto parlamentare, forse in attesa della riunione dei ministri delle finanze UE che, il 6 dicembre, potrebbe sanzionare Budapest per le mancate riforme su giustizia e trasparenza. Se, come probabile, Helsinki dovesse prendere parte al blocco favorevole alle sanzioni, i rapporti con Budapest diventerebbero ingestibili.


Di fronte a questo complesso quadro geopolitico, il sospetto è che il Partito di Centro abbia utilizzato la Legge Sámi e quella per la salvaguardia dell'ambiente per tamponare l'emorragia di consensi. Il parlamento finlandese si rinnoverà la prossima primavera e Saarikko vede la sua formazione precipitare nei sondaggi. Anche i Verdi, che esprimono il Ministro degli Esteri Pekka Haavisto, in visita a Kyiv in questi giorni, rischiano di essere puniti alle urne a causa delle prolungate polemiche in seno alla maggioranza.

L'ultimo sondaggio di Kantar, rivela che la Coalizione Nazionale (partito moderato di centro-destra) sarebbe prima con il 24.2, davanti ai Socialdemocratici (19.3, in crescita rispetto al 2019) e all'estrema destra dei Veri Finlandesi (17.4).

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