
Anche la Norvegia ha i suoi problemi con le grandi opere. A poche settimane dall’apertura ufficiale in pompa magna con Re Harald e il Primo Ministro Gahr Store, la Follobanen, ovvero la galleria ad alta velocità che collega Ski ad Oslo dimezzando il tempo di percorrenza e riducendo il traffico, è ancora chiusa e non è prevista la riapertura prima di febbraio.
I lavori sul tratto ferroviario a sud-est di Oslo sono stati discussi a partire dagli anni ’90 con l’obiettivo di rendere più rapidi i collegamenti con Göteborg e, di conseguenza, con il resto del continente europeo in seguito alla costruzione del ponte fra Malmö e Copenhagen. La parte fra Oslo e Ski è sempre stata un punto debole non tanto per i tempi di percorrenza (prima 22 minuti, saranno 11 alla riapertura della Follobanen), ma per la congestione dovuta alla compresenza del traffico ferroviario regionale. Il rinnovamento ha interessato anche la stazione di Ski, inaugurata la scorsa estate.
Iniziata nel 2016, la costruzione è stata ritardata di circa un anno, complice anche la rottura del contratto stipulato con l’azienda italiana Condotte d’Acqua la quale, a rischio fallimento nel 2018, non ha portato a termine i lavori su due maxi-appalti. Oltre ai pagamenti liquidati a Condotte, il tribunale ha costretto l’azienda appaltatrice Bane Nor a rimborsare l’equivalente di 30 milioni di Euro alla svedese Skanska che non si era aggiudicata l’appalto conseguito dall’azienda Italiana.
L’inaugurazione di novembre, giudicata a rischio da un rapporto del mese precedente da parte di Norconsult, è stata seguita da diversi inconvenienti tecnici e di corrente, culminati con l’interruzione definitiva del 19 dicembre causata da un’incendio presso un impianto direzionale. Il problema non è ancora stato risolto e Bane Nor ha comunicato la settimana scorsa che saranno avviate delle indagini e che la linea non sarà riattivata prima di febbraio. Per il momento, il traffico è deviato sui due tratti della Østfoldbanen.