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Gratulerer med dagen!


Kyrre Lien / NTB scanpix

Girando per Oslo o qualsiasi altra città norvegese, oggi vedrete esposte migliaia di bandiere rosse, bianche e blu e cortei di persone in abiti tradizionali. E’ il 17 maggio (ovvero 17. Mai), quella data che viene celebrata anche solo annunciandola. In Norvegia sai che il 17 maggio non ha la stessa importanza del 16, così come in Italia (nostalgici permettendo), il 25 aprile non ha lo stesso valore del 24.


A Oslo e dintorni non ci sono nostalgici dell’unione con la Danimarca, anche perchè questa, nel frattempo, è stata disciolta a 209 anni. Il 17 maggio 1814, nel calderone che fu l’Europa post-Napoleonica, 112 delegati da quasi tutta la Norvegia si riunirono ad Eidsvoll per firmare la Costituzione che ancora oggi è in vigore, quella che in lingua locale è chiamata “Grunnlov”. Il 17 maggio, infatti, si celebra il “Grunnlovsdag”, il Giorno della Costituzione. Successivamente la Norvegia venne co-optata in una nuova unione con la Svezia, sciolta il 26 ottobre 1905, ma questa data non è celebrata come festività.


La giornata è caratterizzata dai cortei di persone, specialmente bambini, in qualsiasi località del paese, con le telecamere delle tv puntate sul corteo più prestigioso, ovvero quello che attraverso Karl Johan e il centro di Oslo si reca fino al Palazzo Reale per salutare il Re e la sua famiglia.


La buona notizia di questo 17 maggio è che Re Harald sarà presente, dopo essere stato dimesso dall’ospedale l’altro ieri: il sovrano non aveva partecipato alla visita del Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ad Oslo e Trondheim, perchè era ricoverato a causa di una non meglio specificata infezione. Re Harald, 86 anni compiuti a febbraio, è stato sostituito durante il periodo di convalescenza dal figlio e principe ereditario Haakon.


Il programma degli eventi per questa giornata, nella capitale Oslo, è visibile a questo link.

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