
Fra i parlamentari all’estero, Laura Garavini è probabilmente fra le figure più riconoscibili. Alla Camera dal 2008, è stata protagonista di una campagna antiracket in Germania (dove abita dal 1989) in reazione alla strage di Duisburg nel 2007. E’ esponente e candidata di Italia Viva, dopo che nelle tre precedenti legislature era stata eletta con il Partito Democratico.
Onorevole Garavini, qual è il suo bilancio di questi quattro anni e mezzo?
Le ultime due leggi di bilancio sono state molto proficue, dopo un lavoro molto impegnativo abbiamo reintrodotto l’esenzione IMU per un gruppo di beneficiari come i pensionati che percepiscono pensione pro-rata. Poi c’è l’aumento delle risorse per i corsi di lingua italiana, abbiamo reintrodotto il fondo cultura estero (circa 140 milioni), siamo riusciti sempre con le due ultime leggi, a prevedere stanziamenti per l’assunzione di 400 funzionari all’estero e fare in modo che potessero iniziare a lavorare in tempi rapidi.
Lei è particolarmente attenta al tema della legalità e in questa campagna elettorale il timore dei brogli nel voto all’estero è piuttosto esteso. Che soluzioni propone?
Ad ogni tornata elettorale faccio l’appello di denunciare i casi di brogli, si sono verificati in passato e non sono tollerabili. Sono propositrice dell’adozione del blockchain nel voto per corrispondenza, questo va mantenuto perchè si garantisce a tutti il diritto di voto e lo si rende sicuro tracciando i plichi. Il voto elettronico non è nelle condizioni di garantire sicurezza, lo testimoniano gli inquinamenti da parte russa o cinese, al momento è una forma controllabile dall’esterno e lo ha dichiarato anche il Ministero degli Interni.
I cittadini Aire dovrebbero avere accesso al Servizio Sanitario nazionale?
Gli Italiani in Europa hanno la possibilità di vedere riconosciuta l’assistenza tramite il SSN alla luce della tessera sanitaria europea. E’ scorretto che qualcuno si trasferisca all’estero senza iscriversi all’Aire per paura di non poter mantenere il medico di base, bisogna mantenere la regolarità in questi casi. Nel nostro programma, per chi è fuori dall’Unione Europea, è prevista la concessione dell’accesso al SSN per i primi due anni.
Si presenta con Italia Viva dopo essere stata iscritta al Partito Democratico, quali sono le ragioni di questa scelta?
La scelta è stata sofferta, consapevole e ragionata, ne sono fiera perchè è stata finalizzata a creare le condizioni per porre fine al governo Conte II, incapace di far fronte alle difficoltà della pandemia, e fare in modo che si insediasse Draghi. Come Italia Viva siamo l’unica forza che ha voluto Draghi dall’inizio alla fine e la decisione di Conte e del Movimento 5 Stelle di farlo cadere è stata scellerata. Da quando sono in Italia Viva sono riuscita a portare avanti temi e conseguire risultati che non mi erano possibili nel partito di cui facevo parte prima.