
L'enorme crescita del prezzo dell'energia non risparmia l'Europa settentrionale che si ritrova ad avere situazioni decisamente variabili. Si va dai costi contenuti del Nord della Norvegia e della Svezia, più prossime alle aree di estrazione, ai rincari del Sud, dove sono situate le principali città.
Emblematico è il caso della Norvegia, che a causa della sua conformazione e della difficile continuità territoriale, spesso deve vendere energia e materiali nel Nord della Svezia per cui ricomprarli al Sud.
Ecco il costo medio dell'energia al kWh della giornata di ieri
Oslo: 4,58 NOK (fonte Verdens Gang) - 0,48 €
Stoccolma: 4,83 SEK (fonte Elbruk) - 0,46 €
Copenhagen: 5,85 DKK (fonte nRgi) - 0,79 €
Helsinki: 0,41 € (fonte Sahko)
In Italia il costo medio del 25 agosto, stimato da Consumerismo, è di 0,4€ al kWh.
Ma come influisce nella vita quotidiana, considerato il costo della vita e i salari?
Considerati i salari netti medi e un monte di 160 ore mensili, in Italia per un kWh bisogna lavorare 2 minuti e 12 secondi, mentre a Oslo basta 1 minuto e 13. Poco peggio dell'Italia è la situazione di Copenhagen con 1 minuto e 56, poi Helsinki con 1 minuto e 33 e Stoccolma con 1 minuto e 29.