
“Se questo è un uomo”, probabilmente la più celebre opera italiana dedicata all’Olocausto, è stata tradotta per la prima volta lo scorso anno in islandese. In occasione del Giorno della Memoria, il libro verrà presentato in una cerimonia che si terrà all’Università d’Islanda a Reykjavik.
“Se questo è un uomo” racconta il percorso dell’autore, Primo Levi, a partire dalla sua cattura nel dicembre del 1943 come partigiano fino alla liberazione del campo di concentramento di Auschwitz il 27 gennaio 1945, data scelta per la ricorrenza. Le vicissitudini successive sono descritte nel più sereno, e a tratti ironico, “La Tregua”, in cui Levi spiega il lungo viaggio che lo riporterà nella sua città Natale, Torino.
Primo Levi pubblicò “Se questo un uomo” nel 1947 con una piccola casa editrice dopo il rifiuto di Einaudi e solo negli anni ’60 riuscirà a far conoscere il proprio libro al grande pubblico. La versione islandese è stata tradotta da Magnus Guðjónsson e contiene una postfazione di Stefano Rosatti, professore di Lingua e Letteratura Italiana presso l’Università d’Islanda.
Proprio l’ateneo vedrà la presentazione di Ef þetta er maður, questa la traduzione del titolo in islandese, venerdì 27 gennaio alle ore 16:30 alla Sala Auðar presso il palazzo Vigdis dell’università, con la collaborazione dell’Istituto Italiano di Cultura di Oslo.