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Da Rushdie a Nygaard, attacco alla libertà di espressione


L'attentato a Salman Rushdie ha scosso il mondo e arriva a oltre 30 anni dalla fatwa emessa dall'ayatollah Khomeini dopo la pubblicazione di "Versetti Satanici", ritenuto da diversi clerici musulmani un libro blasfermo nei confronti della loro religione.


Il caos derivato dalla condanna a morte emessa dal leader iraniano colpì anche la Norvegia, con l'editore e il traduttore della versione locale dei "Versetti Satanici" piu volte minacciati nel corso degli anni.


Nel caso di William Nygaard, all'epoca editore di Aschehoug, editrice fondata dalla sua stessa famiglia, si arrivò addirittura ad un attentato: nel 1993, Nygaard venne colpito per tre volte fuori dalla sua abitazione ad Oslo e ricoverato in ospedale. Dopo un lungo periodo di riabilitazione, venne dimesso e nel 2010 venne nominato AD nella NRK, l'emittente di stato della Norvegia.


Proprio la NRK, nel 2018, rivelò il nome del sospetto attentatore di Nygaard, il libanese Khaled Moussawi che risiedeva in Norvegia al momento dell'agguato e aveva presenziato a diverse cerimonie religiose ospitate dall'ambasciata Iraniana ad Oslo, prima di essere espulso dopo aver contribuito all'ingresso clandestino della moglie nel paese.

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