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Così Oslo può combattere le organizzazioni criminali


Alcune settimane fa, si sono verificati due arresti a Milano nell’ambito di un’operazione coordinata dalle forze di polizia internazionali. I due sospetti, di origine pakistana, sono accusati di aver preso parte ad una sparatoria a Oslo durante il mese di gennaio, nella quale si è registrata una vittima, e sono stati deportati in Norvegia.


I due farebbero parte dell’organizzazione criminale Saturadah, una rete internazionale dedicata allo spaccio di droga, al racket e al traffico di armi, che avrebbe cercato di insinuarsi nella capitale norvegese e nella regione sud-orientale del paese.


Come abbiamo già spiegato, l’Italia è uno dei pochi paesi al mondo che prevede il reato di associazione mafiosa, ma, già da due anni, in Norvegia è in vigore una legge che permette alle autorità di sciogliere le associazioni criminali. Questo sarebbe un passo enorme nella lotta al crimine organizzato nel Nord Europa, considerato che, fino a questo momento, si tende a punire chi prende parte attivamente ai crimini e non l’intera organizzazione che vi è alle spalle.


La procuratrice di stato Ingelin Hauge si presenterà alla corte di Oslo dove si troverà faccia a faccia con il rappresentante legale del capo della della Saturadah, riconosciuta come un club motociclistico. L’avvocato Usama Ahmad dovrà convincere il giudice che il fine della Saturadah non è di natura criminale, per evitarne lo scioglimento previsto dalla recente legge.


Durante l’ultimo anno, si sono verificati violenti crimini, soprattutto in Svezia, a causa della guerra fra bande criminali, ma già ad aprile del 2022 la polizia norvegese aveva espresso timori che la lotta per il potere si fosse estesa anche ad Oslo.


Secondo la NRK, la tv di stato norvegese, la cellula di Oslo della Saturadah sarebbe composta da dodici persone, tutti uomini fra i 41 e i 20 anni, e capeggiata da un 38enne

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