
Su Twitter la sua desrizione è “Libtard”, ovvero l’insulto con il quale i simpatizzanti conservatori della rete contraddistinguono gli esponenti di area liberale. Lui la prende sul ridere. E più liberale di un funzionario del Partito Liberale chi ci può essere? Christian Brundu è nato a Milano da padre Italiano e madre Svedese, domani correrà alle elezioni regionali in Svezia nella regione di Stoccolma. Ha 24 anni e da 19 vive nel Nord Europa.
Si vota in Italia e in Svezia, come stai vivendo questo periodo?
E’ interessante vedere come in entrambi i paesi si parli di paura del populismo, dei partiti di destra. Il discorso è abbastanza simile. In Svezia ci sono gli Sverigedemokraterna e in Italia si fa riferimento a Fratelli d’Italia. La situazione è diversa perchè qui in Svezia c’è ancora un grande partito di centro-destra come i Moderaterna, mentre Forza Italia nei sondaggi ha circa il 9-10% e sarebbe trainata dalla destra più radicale, mentre qui è più probabile un governo di matrice moderata e liberale con il sostegno esterno degli Sverigedemokraterna.
Però gli Sverigedemokraterna per anni sono stati i pariah della politica svedese
Credo che l’impatto maggiore sia stata l’ondata migratoria del 2015, perchè alla fine la decisione di chiudere i confini l’hanno presa i Socialdemocratici e in quel momento è iniziato il cambiamento che li ha portati ad avere posizioni più vicine agli Sverigedemokraterna. In queste elezioni i Socialdemocratici sull’immigrazione hanno un programma non troppo diverso dal loro, mentre nel 2018 l’argomento fondamentale che ha spinto i Liberali a sostenere il governo di centro-sinistra era essere favorevoli all’integrazione.
Ora però i Liberali sono tornati nella sfera di influenza del centro-destra
Da quando si sono avvicinati così tanto, l’unica differenza fra i due blocchi è che nel centro-destra c’è chi vuole una politica economica più liberale, come nel caso dei Moderati, mentre i Socialdemocratici premono per un welfare più robusto proprio come gli Sverigedemokraterna. Per cui se nessuno si propone di essere un partito aperto all’immigrazione, allora la nostra scelta è legata all’economia o alle posizioni rispetto all’Europa, alla quale siamo favorevoli.
Dopo le elezioni dobbiamo aspettarci alleanza insolite?
Adesso no e non redo nei prossimi anni, anche perchè se dovesse vincere la coalizione di centrodestra, i Socialdemocratici si opporranno ad una collaborazione con chi è alleato con gli Sverigedemokraterna.
E non c’è nemmeno un Mario Draghi all’orizzonte, un personaggio esterno ai partiti?
Non è mai successo e non credo possa succedere perchè in Svezia i partiti sono molto più forti che in Italia e tutte le persone che possono godere del rispetto e della competenza di Draghi non si fanno problemi a legarsi ad un partito politico. In una situazione di crisi ci si rivolge ad un personaggio con una forte influenza nel partito, come ad esempio la premier Magdalena Andersson, che per molti svedesi è una figura non diversa da quella che Draghi è per l’Italia, ovvero quella di un’economista competente.
E se dovesse esserci un buon risultato della destra radicale, cosa dobbiamo aspettarci?
Molti credono che le relazioni si normalizzeranno, ad esempio ci si aspetta che il Sverigedemokraterna possano essere considerati un partito come tutti gli altri, ma non sono convinto. Pensiamo a Marine Le Pen in Francia, non mi sembra sia stata normalizzata nonostante sia arrivata per due volte al ballottaggio contro Emmanuel Macron.