
L’ultimo dell’anno è stata una giornata particolarmente intensa per la polizia di Stoccolma che, oltre ai consueti rischi legati ai festeggiamenti per il nuovo anno, ha dovuto fare i conti con tre nuovi episodi violenti della guerra fra bande che, da qualche anno a questa parte, ha duramente colpito il paese.
Nella notte fra il 30 e il 31 dicembre, un’esplosione ha sventrato l’ingresso di un palazzo vicino a Huddinge, mentre nella serata del 31 è avvenuta una sparatoria a Vällingby, in seguito alla quale è morto un uomo fra i 20 e i 30 anni, mentre altri due sono stati ricoverati con ferite. Un altro attentato, simile al primo, si è verificato nella notte fra il 1° e il 2 gennaio nella zona di Grimsta, e si ritiene sia collegato all’omicidio.
Secondo quanto riportato dalla SVT, la faida coinvolgerebbe una serie di musicisti hip-hop, le cui identità non sono state rivelate. L’esplosione a Grimsta è avvenuta ad un indirizzo nel quale sarebbe residente un noto artista del genere. In relazione a questo attentato, è stato arrestato un suo collega, mentre un altro ancora risulterebbe residente all’indirizzo della prima esplosione nella notte fra il 30 e il 1° dicembre.
Non è una novità di questi mesi, poichè già nell’autunno del 2021 è avvenuto l’omicidio del rapper Einar, al secolo Nils Kurt Erik Einar Grönberg. La dinamica lascia suggerire un agguato proveniente dal mondo criminale, considerato che poco tempo prima Einar era stato rapito e derubato di oggetti di valore da altri due rapper, Yasin Abdullahi Mahamoud (di origini somale) e Haval Khalil (di origini curde) e avrebbe dovuto testimoniare al processo contro la rete criminale di Vårby la settimana successiva. Yasin e Khalil sono stati condannati rispettivamente a dieci mesi e due anni e mezzo di reclusione per aver realizzato la rapina. Si ritiene che i due fossero legati alla rete criminale di Vårby, che operava nella zona di Huddinge, il cui leader Chihab Lamouri è stato condannato a 17 anni per tentato omicidio, assalto e devastazione.