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Aumento dei prezzi in arrivo in Norvegia


Per chi abita in Norvegia, non sarà un inizio di febbraio piacevole a causa del preventivato aumento dei prezzi che gli analisti sostengono possa arrivare fino al 10% sui prodotti alimentari.


Durante l'ultimo anno, la Norvegia ha dovuto fare i conti con un aumento generalizzato del costo della vita come d'altronde accaduto nel resto del mondo in seguito all'aggressione russa nei confronti dell'Ucraina lo scorso 24 febbraio e la relativa crisi energetica che solo ora sembra aver allentato la propria morsa.


Secondo uno studio della Lega dei Pensionati, la Pensjonistforbundet, da Ottobre 2021 a Ottobre 2022 i prezzi in media sono aumentati del 7.5%, più del doppio rispetto all'aumento che si era verificato fra il 2020 e il 2021.


La causa principale dell'aumento pare essere proprio il costo del trasporto delle merci e dell'energia: il Diesel è aumentato del 44%, la benzina del 28% e le fonti energetiche al 25%. L'effetto dell'aumento del carburante si è riverberato sui beni di prima necessità: sempre secondo la Pensjonistforbundet, il caffè è aumentato del 31% e gli oli alimentari al 22%. 


Domani si aprirà una delle due finestre annuali previste in Norvegia per l'adeguamento dei prezzi e l'aumento del 10% rischia di veder schizzare il costo dei prodotti già menzionati. La seconda finestra di adeguamento si aprirà il 1° luglio.


Per chi abita vicino al confine con la Svezia, la soluzione potrebbe essere ciò che i norvegesi chiamano Harrytur, ovvero lo shopping nel paese confinante dove i prezzi su diversi beni di consumo sono inferiori. Ad ottobre, il quotidiano Verdens Gang ha valutato che, in media, il risparmio può arrivare fino al 57%. Ciò è dovuto alle maggiori possibilità di importazione legate all'appartenenza della Svezia all'Unione Europea e a una maggiore concorrenza sui prezzi.

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