
Sin dal 24 febbraio scorso, grande è stato il sostegno dell'Islanda alla causa Ucraina dopo l'invasione da parte della Russia. Primo fra tutti, il sindaco socialdemocratico Dagur Eggertsson che già nei primi giorni successivi all'attacco aveva manifestato la volontà di manifestare la vicinanza al popolo ucraino.
Pochi giorni fa, a Reykjavik, l'incrocio fra Tungata e Gardastraeti è stato ribattezzato Kaenugardur Torg (Kaenugardur è la traduzione islandese di Kyiv), a pochi passi dall'ambasciata russa in Islanda.
L'Islanda è completamente allineata alle sanzioni internazionali imposte in seguito all'attacco, ma già nel 2018 le relazioni internazionali si erano raffreddate quando gli esponenti del governo islandese si erano rifiutati di presenziare ai mondiali di calcio per protesta contro l'avvelenamento dell'ex ufficiale russo Sergei Skripal.