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A Gennaio la Presidenza UE alla Svezia


Fra poco più di un mese avverrà il passaggio di consegne fra Repubblica Ceca e Svezia alla Presidenza del Consiglio dell’Unione Europea. Come stabilito dai trattati iniziali, risalenti agli anni ’50, sarà il capo del governo ad occupare il ruolo nell’ambito della rotazione. L’incarico passerà dal ceco Petr Fiala al neopremier Ulf Kristersson.


L’ultima volta in cui alla Svezia era spettata la presidenza era il 2009 e il premier era un altro conservatore, Fredrik Reinfeldt, il quale dovette affrontare la delicata introduzione del Trattato di Lisbona che separava distintamente i compiti fra della Presidenza da quella della Commissione (oggi presieduta da Ursula Von der Leyen), in un periodo particolarmente complesso in seguito alla crisi economica globale legata al fallimento di Lehman Brothers, un anno prima.


A maggior ragione, questo semestre di presidenza sarà particolarmente oneroso: Ulf Kristersson dovrà rappresentare l’Europa nel bel mezzo della peggiore escalation militare del secondo dopoguerra, proprio mentre sarà impegnato in patria a garantire l’accesso svedese alla Nato, reso turbolento dalle posizioni della Turchia sui rifugiati politici curdi in Svezia e dai ritardi del governo ungherese nell’approvazione parlamentare.


La Presidenza del Consiglio dell’Unione Europea è un ruolo idealmente ispirato a quello del capo di stato e i compiti del presidente sono quelli di organizzare e negoziare le riunioni fra i capi di governo e mantenere un ruolo super partes, che spesso richiede una sorta di neutralità durante il semestre per quello che concerne le posizioni del paese in carica. Ai singoli ministeri spetta la gestione delle riunioni fra i ministri UE, con l’eccezione degli Esteri che vengono coordinati dall’Alto Rappresentante, in questo caso Josep Borrell.


La rotazione, oltre ad essere semestrale, è racchiusa in gruppi di tre paesi che coordinano i rispettivi mandati condividendo le rispettive esperienze e dettagli amministrativi: si tratta di un concetto introdotto nel 2007 per accompagnare nel ruolo i paesi di recente accesso, ad esempio quelli dell’Europa centro-orientale.


Il semestre svedese durerà dal 1° gennaio al 30 giugno e, a Kristersson, subentrerà a giugno il Premier Spagnolo Pedro Sanchez.

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